Giornata del Seminario 2022

DOMENICA 30 GENNAIO 2022

Siamo abituati, ormai, alla logica delle giornate: sono un modo con cui nel nostro tempo proviamo a dare rilievo ad alcuni tratti importanti della vita, ad alcune situazioni particolari, ad alcune emergenze sociali o sanitarie. Le Nazioni Unite, la Chiesa universale e quella italiana propongono molte giornate durante l’anno. Senza dubbio le giornate hanno la nobile funzione di portare all’attenzione e di evidenziare qualcosa, molto spesso qualcuno; non si può dimenticare che quanto è celebrato nella giornata, per alcuni è semplicemente il quotidiano della propria vita. La giornata del seminario per le diocesi della provincia non fa eccezione a questo: le comunità cristiane e le parrocchie rivolgono una volta l’anno la propria attenzione e spesso la loro preghiera a quei giovani – al momento nel seminario interdiocesano di Fossano sono cinque – che stanno vivendo il tempo del seminario per prepararsi a servire come presbiteri nelle loro diocesi. Non si può dimenticare l’ovvio, ovvero che questi giovani sono seminaristi per tutto l’anno e per molti anni, non soltanto una domenica all’anno.

Le statistiche storiche rivelano una decrescita – tutt’altro che felice – del numero dei seminaristi in Italia e in termini ancora più drastici in Piemonte e la provincia di Cuneo non fa eccezione. Nel profondo cambiamento culturale e sociale che stiamo vivendo, il cattolicesimo italiano si vede investito e a volte si percepisce travolto da quanto sta accadendo. Non può essere il tempo della nostalgia dei bei tempi passati e nemmeno il tempo dell’amarezza di chi si sente sconfitto dalla storia e neppure il tempo di chi ostinatamente va controcorrente. È un tempo di fatica e di stanchezza per le nostre comunità cristiane, ma se diventasse il tempo della resa ne usciremo tutti sconfitti. Può diventare l’occasione per cercare le vie per inculturare il Vangelo oggi; non è compito semplice, come non lo è mai stato nella storia. È saggio evitare di complicare ulteriormente le cose con rivendicazioni e accuse reciproche. Se si impara a guardare con un po’ di equilibrato ottimismo, si può ripartire dalla comune fede in Gesù che accomuna tutti laici e presbiteri. È fede condivisa che si rafforza con la testimonianza reciproca: si apprende gli uni dagli altri. Al presbitero spetta la missione di animare la comunità, annunciando il Vangelo e celebrando i sacramenti, curando le relazioni e preoccupandosi di chi fatica, per mille ragioni, nella vita. È evidente che non può fare tutto questo da solo, come è altrettanto evidente che non possa farlo soltanto per sé. Lo farà sempre con i suoi limiti e con le sue qualità.

Gli anni di seminario sono per i giovani in formazione la palestra per prepararsi a questo compito nella consapevolezza della fatica del tempo presente, ma anche nella fiducia. Non renderanno perfette le persone e nemmeno capaci di affrontare qualsiasi sfida pastorale. È tempo per formarsi ad essere uomini che sappiano abitare e interpretare il proprio tempo, sappiano annunciare oggi il Vangelo, consapevoli della situazione complicata di oggi tra desiderio di Dio e indifferenza alla vita. La scelta del versetto del profeta Geremia «Ti ho stabilito profeta per le nazioni» sottolinea la disponibilità da parte delle comunità cristiane e dei presbiteri all’annuncio a tutti del Vangelo, senza costringere nessuno. Potrà emergere il volto missionario della Chiesa, che non è un volto meno perfetto di Chiesa, ma è la condizione per annunciare ad ogni generazione il Vangelo.

Don Andrea Adamo – rettore del Seminario Interdiocesano Cuneese

ll sussidio per le benedizione delle famiglie “Un mosaico d’amore”

Ufficio Famiglia

Per realizzare in tempo utile il sussidio “Un mosaico d’amore”, da mettere a disposizione delle parrocchie, in vista della visita del parroco per la benedizione delle famiglie, le parrocchie stesse sono pregate di segnalare l’intenzione di impiegare lo stesso sussidio indicando il numero di copie preventivabili.

Ci si può rivolgere alla segreteria de “L’Unione Monregalese” in p.za S. Maria 6 a Mondovì, tel. 0174 552900 oppure per mail: segreteria@ unionemonregalese.it.

Si tratta tecnicamente di una pubblicazione agile (sedici pagine a colori, più copertina) con testi brevi e riferiti alle varie situazioni in cui la realtà familiare si ritrova tra le pareti domestiche, attingendo in modo mirato alla “Amoris Laetitia”.

Bilancio Parrocchiale e Raccolte Giornate obbligatorie

Economato
BILANCIO PARROCCHIALE

I bilanci e la documentazione sotto elencata vanno inviati alla e-mail contabilita@diocesimondovi.it entro il 31 marzo 2022

Insieme al bilancio parrocchiale occorre produrre all’Ufficio Economato in copia:

  • estratti dei conti correnti intestati alla Parrocchia al 31.12.2021;
  • dettaglio di eventuali titoli avvalorati alla stessa data;
  • piano di ammortamento dei mutui in essere;
  • copia bilanci case di riposo, asili, scuole, cinema, bar, cimiteri;
  • copia dell’ultima dichiarazione dei redditi dell’Ente parrocchia (se non compilata presso l’Ufficio di Curia)

RACCOLTE GIORNATE OBBLIGATORIE E GIORNATE SPECIALI

Rientra nella programmazione pastorale la celebrazione di giornate speciali di rilievo universale, nazionale e diocesano. Per rispettare le scadenze stabilite dalle istituzioni interessate:

  • le somme raccolte nel primo semestre vanno versate entro il 04.07.2022
  • le offerte raccolte in occasione della Giornata del Migrante e Rifugiato e della Giornata Missionaria Mondiale devono essere trasmesse entro il 31.10.2022

Le “giornate” del 2022 sono elencante nel file seguente.

PATTO DI RESPONSABILITÀ RECIPROCA COVID19


TRA LA PARROCCHIA E LE FAMIGLIE DEI MINORENNI CHE PARTECIPANO ALLE ATTIVITÀ PARROCCHIALI 2021-2022 (catechesi, oratorio, campeggi, estate ragazzi, e altre iniziative della parrocchia)

Documento necessario per le attività svolte dalla parrocchia per i minori.
Questo documento è valido per tutto l’anno pastorale 2021-2022 e quindi non da richiedere per ogni attività.

CAMMINO SINODALE DIOCESANO

La Chiesa di Dio è convocata in Sinodo. Con questa convocazione, Papa Francesco invita tutta la Chiesa a interrogarsi sulla sinodalità: un tema decisivo per la vita e la missione della Chiesa.

Si possono trovare tutte le informazioni e il materiale sul sito http://www.camminosinodale.net/

Per la lettura spiegazione del logo: https://www.synod.va/it/news/synod-official-logo.html

Anche la nostra diocesi sta facendo i primi passi, qui di seguito due interventi sul cammino sinodale diocesano.




“Do una mano all’amore” – Avvento 2021

UFFICIO FAMIGLIA – UFFICIO CATECHISTICO – PASTORALE GIOVANILE E VOCAZIONALE

L’iniziativa diocesana per l’Avvento 2021 si intitola “Do una mano all’amore” ed è accompagnata dal simbolo della mano.

Essa intende aiutare a richiamare il più diffusamente possibile l’Amoris Laetitia e a vivere aspetti concreti dell’amore nelle relazioni familiari, aspetti riconosciuti teoricamente come importanti ma non sempre scontati nell’attuazione pratica. L’amore infatti non è sempre spontaneo ma va “aiutato” a concretizzarsi.

La proposta riprende l’Amoris Laetitia e consiste in quanto segue:

  1. La realizzazione di un tabellone con una grande mano da mettere bene evidenziata in chiesa all’inizio dell’Avvento. La mano riporta lo slogan “Do una mano all’amore”. Così tutta la comunità è coinvolta.
  2. La realizzazione dello stesso poster, ridotto nelle dimensioni, da far arrivare alle famiglie prima dell’inizio dell’Avvento, soprattutto (ma non solo) attraverso i bambini e i ragazzi che frequentano il catechismo. Si evidenzia così il legame fra Chiesa e casa.
  3. La consegna, per ogni settimana di Avvento di un adesivo da incollare sulla mano di casa con una citazione dell’AL e un impegno da vivere in famiglia.
  4. Assieme all’adesivo viene consegnata anche una semplice scheda per un breve momento di preghiera familiare ispirata alla liturgia della domenica (scaricabile qui di seguito).

GIORNATA MONDIALE DEL POVERO

CARITAS

Domenica 14 Novembre 2021, ci celebrerà la quinta Giornata Mondiale dei Poveri.

Facciamo nostre le parole Papa Fracesco: “Mi auguro che la Giornata Mondiale dei Poveri, giunta ormai alla sua quinta celebrazione, possa radicarsi sempre più nelle nostre Chiese locali e aprirsi a un movimento di evangelizzazione che incontri in prima istanza i poveri là dove si trovano. Non possiamo attendere che bussino alla nostra porta, è urgente che li raggiungiamo nelle loro case, negli ospedali e nelle residenze di assistenza, per le strade e negli angoli bui dove a volte si nascondono, nei centri di rifugio e di accoglienza… È importante capire come si sentono, cosa provano e quali desideri hanno nel cuore. Facciamo nostre le parole accorate di Don Primo Mazzolari: «Vorrei pregarvi di non chiedermi se ci sono dei poveri, chi sono e quanti sono, perché temo che simili domande rappresentino una distrazione o il pretesto per scantonare da una precisa indicazione della coscienza e del cuore. […] Io non li ho mai contati i poveri, perché non si possono contare: i poveri si abbracciano, non si contano»(“Adesso” n. 7 – 15 aprile 1949). I poveri sono in mezzo noi. Come sarebbe evangelico se potessimo dire con tutta verità: anche noi siamo poveri, perché solo così riusciremmo a riconoscerli realmente e farli diventare parte della nostra vita e strumento di salvezza.

Qui trovate materiale utile per la gioranta:

GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTU’

PASTORALE GIOVANILE E VOCAZIONALE

Alzati! Ti costituisco testimone di quel che hai visto!” (cfr. At 26,16)

Quest’anno, per la prima volta, la Giornata Mondiale della Gioventù a livello diocesano verrà celebrata nella Solennità di Cristo Re dell’Universo il prossimo 21 novembre. Il testo, firmato dal Santo Padre nella Festa dell’Esaltazione della Santa Croce, si iscrive nel ciclo dei tre messaggi che accompagnano i giovani nel cammino tra la GMG di Panama 2019 e la GMG di Lisbona 2023, tutti incentrati sul verbo “alzarsi”.Quest’anno, Papa Francesco invita i giovani a meditare sulla conversione di San Paolo, che da “persecutore giustiziere” diventa “discepolo testimone”. Rileggendo l’episodio di Damasco, punto di svolta nella storia dell’Apostolo delle Nazioni, il Papa guida i giovani alla scoperta dell’amore incondizionato di Dio per ogni uomo. “Il Signore – scrive Francesco – sceglie uno che addirittura lo perseguita, completamente ostile a Lui e ai suoi. Ma non esiste persona che per Dio sia irrecuperabile. Attraverso l’incontro personale con Lui è sempre possibile ricominciare. Nessun giovane è fuori della portata della grazia e della misericordia di Dio”. Papa Francesco offre ai giovani anche alcune indicazioni concrete su come “alzarsi” e “diventare testimoni” nei confronti dei tanti coetanei che incontrano “sulle ‘vie di Damasco’ del nostro tempo”, tra le quali: “Alzati e testimonia l’amore e il rispetto che è possibile instaurare nelle relazioni umane”; “Alzati e testimonia che le esistenze fallite possono essere ricostruite, che le persone già morte nello spirito possono risorgere”.

Dopo la lunga esperienza della pandemia molti dei nostri giovani vivono il fallimento, la fatica del partire e del sentirsi davvero unici! Come comunità siamo chiamati a donar loro una nuova speranza e uno sguardo verso il futuro.

Troverete nei file allegati: una piccola introduzione per l’eucarestia, alcune preghiere dei fedeli e la spiegazione di un gesto per rendere visibile l’invito del Papa e il messaggio del Papa.

Corsi di preparazione alla vita e alla missione di sposi cristiani

UFFICIO FAMIGLIA

Sono stati definiti i “Corsi di preparazione alla vita ed alla missione di sposi cristiani” per l’anno 2021-2022, a cura dell’Ufficio Famiglia della Diocesi di Mondovì. Il calendario è messo a disposizione di tutti con apposita locandina nelle bacheche delle parrocchie.

Si può scaricare qui di seguito la locandina

VEGLIA MISSIONARIA

UFFICIO MISSIONARIO

Venerdì 22 ottobre alle ore 20:30 nella chiesa della Parrocchia del Sacro Cuore di Mondovì (Altipiano) ci sarà la Veglia di preghiera in preparazione alla Giornata Missionaria Mondiale dal titolo “Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato” (At. 4,20).

Con la testimonianza di Padre Luigi Maccalli.

Padre Maccalli, della Società delle Missioni Africane (SMA), attivo nella diocesi di Niamey in Niger, era stato rapito nella notte tra il 17 e il 18 settembre 2018. I suoi rapitori jihadisti forse provenienti dal Mali o dal Burkina Faso i suoi rapitori, ma sulla loro identità e scopi una cappa di dubbi e silenzio. Liberato nell’ottobre del 2020.

Originario della diocesi di Crema, dove è nato nel 1961 e dove è stato ordinato sacerdote nel 1985, già missionario in Costa d’Avorio per vari anni, padre Maccalli, nato nel 1961, prestava la sua opera nella parrocchia di Bomoanga. Dedito all’evangelizzazione e alla promozione umana, si era speso anche per contrastare le pratiche cruente legate alle culture tradizionali, come la circoncisione e l’escissione delle donne. In Niger è arrivato nel 2007, e si è sempre dedicato all’opera missionaria presso il popolo gurmancé, nell’annuncio del vangelo, nell’organizzazione delle piccole comunità cristiane, nella costruzione di scuole rurali e ambulatori medici, nella promozione femminile e nello scavo di pozzi nei villaggi disseminati sul territorio della parrocchia di Bomoanga.